canto
Una donna. Un uomo. Due solitudini. Due monologhi che si sorprendono in un dialogo a due voci. Un canto che li lega, che li attraversa. L’incontro. O immaginare un incontro. Un canto che svela le diverse identità, le possibili relazioni tra maschile e femminile, gli archetipi che si fanno strada nel conoscersi. Il quotidiano, la sua dolcezza, a sua amarezza, la noia, la violenza, la rabbia, i non detti, e l’estasi, quando c’è. Come è possibile stare/degenerare insieme, come è possibile com-prendersi, l’onirico, il fragile, l’assurdo che nascono dal confronto, a volte scontro. Le voci del mondo e le voci di dentro che ci hanno costruito uomo o donna, come siamo. Le contaminazioni, le stereotipie, le visioni, i gesti a volte così consueti da divenire surreali, a volte così inattesi da dare luce a un lato nascosto. La ricerca di noi, la ricerca dell’altro. Tutto sta nel trovare il proprio canto e riuscire a dirlo, con autenticità. Ma bisogna che tutto accada come per caso. Cosa resta? Un canto.
Linguaggi di scena musica, canto, poesia, danza
Durata 50 minuti
di e con Serena Gatti e Raffaele Natale
musica originale Raffaele Natale
versi Serena Gatti
luci Marcello d’Agostino
coproduzione Fondazione Sipario Toscana onlus – La Città del Teatro
con il sostegno di Lanificio 25 (Napoli), Spazio Off (Trento)
Recensioni-di-canto
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Renzia d’Incà www.rumorscena.com/04/06/2015/canto-melodia-per-artisti-nomadi
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Gemma Salvadori www.losguardodiarlecchino.it/il-canto-delluroboro-ovvero-levoluzioneche-si-conclude-in-se-stessa/
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Maria Pia dell’Omo http://www.ilpickwick.it/index.php/teatro/item/2242-officina-teatro-diario-di-unouvertureAzul Teatro
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Aldo Calò Gabrieli http://www.glistatigenerali.com/enticulturali_teatro/festivalouverture4/